Fiorentina – Roma: diretta live Serie A Calcio 09/05/2022

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Decreto crescita, ok al tetto di un milione per gli sgravi fiscali dei calciatori stranieri

Approvato in Commissione al Senato l’emendamento che fissa nuovi limiti. Potrà ottenerlo solo chi ha un contratto da almeno un milione di euro lordi e abbia già compiuto vent’anni

Cambiano le norme del decreto crescita nel calcio. La commissione Bilancio e quella Finanze del Senato hanno approvato infatti un emendamento, promosso dal Pd Tommaso Nannicini, che pone nuovi limiti all’utilizzo degli sgravi fiscali per i giocatori stranieri.

Le motivazioni

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Ne potrà godere solo chi abbia più di 20 anni e abbia un contratto da un milione di euro lordi in su. “L’approvazione del mio emendamento è un primo segnale – ha commentato Nannicini – dopo il grido d’allarme di calciatori e calciatrici: nei giorni in cui Lippi vinceva il Mondiale in Serie A giocavano il 66% di convocabili, mentre oggi, nell’anno della mancata qualificazione, quella base si è ristretta al 34%. Per come aveva trovato finora applicazione, la droga di quell’incentivo generava effetti distorsivi,…

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V.Matino-Bitonto 1-5: finisce la favola dei bianco azzurri che tornano in Eccellenza.

“Penso che sia necessario educare le nuove generazioni al valore della sconfitta. Alla sua gestione. All’umanità che ne scaturisce. A costruire un’identità capace di avvertire una comunanza di destino, dove si può fallire e ricominciare senza che il valore e la dignità ne siano intaccati. A non divenire uno sgomitatore sociale, a non passare sul corpo degli altri per arrivare primo.In questo mondo di vincitori volgari e disonesti, di prevaricatori falsi e opportunisti, della gente che conta, che occupa il potere, che scippa il presente, figuriamoci il futuro, a tutti i nevrotici del successo, dell’apparire, del diventare…A questa antropologia del vincente preferisco di gran lunga chi perde. E’ un esercizio che mi riesce bene. E mi riconcilia con il mio sacro poco.” – Pier Paolo Pasolini –

Il Matino, pur avendo dimostrato nelle scorse settimane di avere grandi valori e rispetto di avversari, tifosi e addetti, purtroppo non riesce nella difficile impresa di evitare la retrocessione in Eccellenza dopo un solo anno di permanenza in Serie D.
Una sconfitta che sancisce la fine di un’ annata per certi versi disgraziata che, tra sfortuna, inesperienza, errori, qualche torto arbitrale (ricordiamo la gara casalinga contro il Casarano, dove l’ arbitro riuscì a far peggio del suo più famoso collega Byron Moreno causando di fatto la sconfitta del Matino, senza nulla togliere al successo dei cugini ovviamente), la mancanza di una struttura adeguata per sostenere gli allenamenti e le gare casalinghe (ricordiamo che per tutto l’ anno la squadra ha giocato le proprie partite a porte chiuse presso Heffort Sport Village di Parabita oppure a porte aperte al “Comunale” di Ugento) e altri episodi che per motivi di tempo e spazio non stiamo ad elencare, ha visto la squadra entrare in un girone infernale dal quale non è riuscita più a tirarsi fuori, nonostante un avvio di campionato più che discreto.
Nel girone di ritorno le cose sono andate un pò diversamente ma il tempo come si sa è risaputo che sia tiranno e pertanto non è stato possibile cambiare il destino.
Ma le sconfitte non devono essere vissute solo come bocciature, anzi non dovrebbero essere neppure considerate tali, ma al contrario come momenti di crescita sulle quali costruire il futuro avvalendosi degli errori commessi.
Nella sconfitta si può cogliere l’ essenza della vita e delle persone che ti circondano perchè come si sa “salire sul carro dei vincitori” è l’ ambizione di tutti, mentre nelle sconfitte questo avviene difficilmente e solo in pochi sono pronti a condividere i dolori allo stesso modo delle gioie.
La vittoria dello scorso campionato di Eccellenza, così come quelle ottenute in questi anni, resta il momento più bello ed esaltante di questo percorso e rimarrà per sempre indelebile nei cuori e nelle menti di ogni sportivo e non della città che nessuno potrà mai cancellare.
Ora la speranza è quella di ripartire portando con sè non solo il valore delle vittorie ma anche quello di questa grande sconfitta come segno di orgoglio da trasmettere alle nuove generazioni che, volente o nolente, rappresentano il futuro di tutti noi.
Per la cronaca la partita ha visto il Bitonto andare avanti di ben 4 gol nel primo tempo grazie alle marcature di Santoro, Addae, D’ Anna e Stasi. Nel secondo tempo è Stauciuc ad accorciare le distanze prima del rigore di Lattanzio che batte l’ esordiente Giorgio Caputo fissando il punteggio sul definitivo 5-1 per i nero verdi.

Danilo Sandalo

Milan ‘leggibile’ a chi? Da Tonali a Kessie, da Krunic a Kalulu, ci pensa Pioli il trasformista

Nei due anni e mezzo di gestione il tecnico rossonero ha spiazzato spesso gli avversari con giocatori impiegati in posizioni inconsuete e con una tattica in evoluzione costante: il 4-2-3-1 è solo la base di lavoro

Al massimo può sbagliare panchina, com’è successo al Bentegodi, dove nel prepartita si è seduto su quella gialloblù. Ma difficilmente Stefano Pioli sbaglia scelte. Succede, certo. Ma evidentemente succede meno di ciò che sostengono i suoi detrattori (ebbene sì, resiste uno zoccolo duro di tifosi che, diciamo così, prosegue a essere perplesso), se il Milan si gode la vetta del campionato per la ventunesima volta in questo campionato.

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Bari, Mignani: “Citro ragazzo d’oro, ha dimostrato la sua forza”


Michele Mignani, allenatore del Bari, al termine del match con il Modena, come riportato da tuttobari.com, ha parlato di Nicola Citro, protagonista con una doppietta: “Citro è un ragazzo d’oro, dopo l’infortunio al crociato si è allenato sempre in silenzio. Avrei potuto farlo giocare di più probabilmente con il senno di poi. Oggi ha dimostrato che è un giocatore forte. Avremmo voluto regalare una gioia ai nostri tifosi, ma anche a noi. La squadra ha fatto una buona partita, un paio di distrazioni ci sono costate care però chiudiamo bene la stagione. Oggi ci tenevo a far giocare tutti”.

Fonte:TuttoC.com

Borja Valero, prima di Fiorentina-Roma: “Io sono sempre stato fiorentino”

In occasione di Fiorentina-Roma lo spagnolo andrà sotto la Fiesole per ricevere l’omaggio dei tifosi viola dopo il ritiro di un anno fa: “Sono come loro”

Caffè da una parte e brioche rigorosamente vuota dall’altra. Perchè nel pomeriggio c’è pur sempre una partita col suo Lebowski da giocare. “Se porti i cornetti prendili lì. Son più buoni. E costano anche un filo meno che di là”.

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