Juve, Di Maria arriva stasera. Al J Medical Gatti, Rovella e Cuadrado

L’argentino atteso a Caselle in tarda serata, nelle prossime ore rientra anche Vlahovic. Mattinata di visite mediche per il difensore ex Frosinone e il centrocampista ex Genoa

Il mercato della Juve entra nel vivo, ultime ore d’attesa a Torino per l’arrivo di Angel Di Maria. L’argentino sbarcherà nella tarda serata a Caselle, poi si trasferirà al J Hotel per trascorrere insieme alla propria famiglia la sua prima notte sotto la Mole. Il giorno dell’approdo del Fideo è anche il primo in bianconero per Federico Gatti e Nicolò Rovella: entrambi al J Medical di buon mattino per sostenere le consuete visite mediche di inizio stagione, al fine di ottenere l’idoneità sportiva e cominciare l’attività sul campo.

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È rientrato anche Cuadrado, al suo ottavo anno da juventino dopo il rinnovo automatico scattato qualche mese fa alla quarantesima presenza stagionale. La giornata di lavoro al centro sportivo bianconero prevede allenamento al mattino:…

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Stadio Roma, accordo col Comune: si farà a Pietralata

Il club giallorosso e Roma Capitale hanno pubblicato una nota congiunta che ufficializza la scelta dell’area su cui sorgerà l’impianto. Si prevede che l’iter non avrà tempi lunghi

Stadio della Roma, si entra nel vivo. Stamattina il club giallorosso e Roma Capitale hanno infatti pubblicato una nota congiunta che ufficializza la scelta dell’area di Pietralata: “All’esito di una serie di riunioni congiunte tra gli uffici dell’amministrazione capitolina e i tecnici di AS Roma Spa tenutesi negli scorsi mesi, Roma Capitale prende atto positivamente della volontà da parte della società giallorossa di presentare nelle prossime settimane al Campidoglio uno studio di fattibilità per la realizzazione di uno stadio su un’area comunale nella zona di Pietralata.

L’iniziale esame urbanistico svolto sull’area individuata da AS Roma non ha infatti messo in evidenza elementi ostativi alla presentazione del suddetto progetto che sarà attentamente valutato da Roma Capitale secondo…

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Il Genoa nel racconto e nella cultura popolare

Raccontare la storia del Genoa significa ribadire di essere davanti alla compagine più antica l’Italia, fiorita nel 1893 e ancora oggi in attività (l’unica delle sette che costituirono, nel 1898, la FIGC).
Il Genoa, il club che ha vinto la Serie BKT più volte (6) tra le partecipanti, restituisce agli interessati e ai visitatori un mondo di aneddoti, retroscena e peculiarità immaginifiche.

L’importanza del Genoa per il mondo del calcio

Il Genoa ha aiutato il calcio in più momenti e per disparate circostanze. Un esempio è riscontrabile nell’origine che è poco conosciuta ma è proprio colorata di rossoblu dell’utilizzo dell’appellativo “mister”, oggi quotidianamente utilizzato ma generato proprio dal Grifone, dato che era questo l’appellativo con il quale i calciatori si rivolgevano a William Garbutt, che guidò il club ligure dal 1912 al 1927.
La componente internazionale è ricorrente nei discorsi riguardanti il Genoa, ed è una fattispecie tanto contro intuitiva quanto affascinante se si considera che parliamo del club più antico d’Italia, condizione che lo lega molto all’apologia del calcio italiano, ma che mente, non rivelando le origini forestiere della tradizione del club.
Il primo riferimento “straniero” è da riscontrare proprio al momento della fondazione, dato che questo merito è da riconoscere a un folto gruppo di distinti uomini britannici, tra i quali successivamente avrebbe meritato una sottolineatura Charles Alfred Payton, primo patrono del Genoa, che nel 1906 venne addirittura insignito del titolo di Membro dell’Ordine dell’Impero Britannico. Non è un caso che il Genoa sia ufficialmente il “Genoa Cricket and Football Club”, proprio perché il cricket era una delle discipline praticate da questi giovani sportivi.

Los Xeneizes


Italia-Inghilterra connecton, dunque, ma bisognerebbe aggiungere una tappa anche dall’altra parte dell’oceano, precisamente a La Boca, il quartiere più colorato di Buenos Aires, che per tanti anni è stato porto e porta d’ingresso per l’Argentina.
Qui è nato, e rinasce ogni giorno grazie alla folgorante passione che contraddistingue quelle lande, il Boca Juniors. Cosa c’entra con il Genoa?
Siamo qui per questo: il soprannome del Boca è Los Xeneizes, i genovesi. Il tutto perché erano di origine proprio ligure la maggior parte dei marinai che, nel 1905, fondarono il Boca, desiderosi di occupare con il calcio le poche ore libere al termine delle estenuanti giornate di lavoro tra i ritmi frenetici e le tangibili fatiche che in quegli anni Buenos Aires richiedeva per una ricerca di una migliore condizione di vita. Inghilterra-Italia-Argentina: tre paesi diametralmente opposti per usi, costumi e localizzazione, eppure uniti da un’unica entità, il Genoa.

Il Genoa e la passione letteraria

Genova è stata una città spesso divisiva nella storia della letteratura: Dante mandò i genovesi all’inferno, perché rei di essere uomini diversi, pien d’ogni magagna; Petrarca non era di questo avviso, perché sosteneva che del capoluogo ligure “ammirerai ora il comportamento dei cittadini, la posizione dei luoghi, lo splendore degli edifici e soprattutto la flotta, formidabile e temibile per ogni nazione come è stato scritto di quella di Tiro”.
Due citazioni per esemplificare una varietà di pareri che è stata trasportata, successivamente anche nel calcio.
È inevitabile menzionare Fabrizio De André come massimo artista (tra l’altro genovese) collegabile al Genoa. Una relazione simbiotica sin dalla nascita di Faber, accolto dal mondo il 18 febbraio 1940, data in cui quella che poi divenne la sua squadra era in campo in quel di Novara, in una partita persa 3-1. De André, nel corso della sua vita piena di arte, ebbe spesso modo di menzionare il Genoa, eppure non scrisse nessuna canzone in merito, perché: “Al Genoa avrei scritto una canzone d’amore, ma non lo faccio perché per fare canzoni bisogna conservare un certo distacco verso quello che scrivi. Invece il Genoa mi coinvolge troppo”.
Il Genoa, per De André, come da lui stesso dichiarato, “era una malattia”. Il cantautore era un grandissimo tifoso non solo dei rossoblu, bensì del calcio in tante sue manifestazioni: seguiva tante partite, annotava curiosità e dati, addirittura ipotesi sulle quote salvezza e le probabili formazioni.
Una passione, quella per il Genoa, che De André ebbe modo di condividere con Don Andrea Gallo, un prete che tanto ha fatto per quella terra e che al contempo tanto ha amato il club con il quale abbiamo riempito questa narrazione.
Non era degli stessi avvisi Gino Paoli, che non vedeva il tifo – riprendendo ancora De André – “come un bisogno forse infantile ma pur sempre umano di identificarsi in un gruppo che ha come fine la lotta per la vittoria contro altri gruppi”, bensì come “una saga paesana”, parlando della storica rivalità tra Genoa e Sampdoria.
Pareri discordanti, certamente rispettabili.
Oggi il Genoa si prepara ad affrontare il campionato di Serie BKT, dove vorrà certamente competere da protagonista. A sovrintendere il processo ci sarà il fondo statunitense 777 Partners, a ulteriore testimonianza che il Genoa è simbolo di territorialità, storia, respiro internazionale, fascino e modernità.


Fonte: LEGA BTK – legab.it

Calciomercato Napoli. Spalletti vuole Deulofeu e Barak, timori Osimhen

Per la fascia spunta il serbo Kostic. Se parte il nigeriano, prima scelta Broja

Ieri Luciano Spalletti ha dato il benvenuto a Castel Volturno ai due nuovi acquisti, Khvicha Kvaratskhelia e Mathias Olivera. Il tecnico, abbronzato e voglioso di riprendere il lavoro, in questo momento cerca però di non andare in ansia per le voci di mercato che diventano sempre più pressanti su Kalidou Koulibaly, forse davvero l’unico giocatore per cui l’allenatore si “incatenerebbe” come disse un anno fa. La Juventus si è mossa per l’eventuale dopo-De Ligt, ma non è detto che il presidente Aurelio De Laurentiis – ancora per qualche giorno a Los Angeles – accetterà comunque l’offerta da 30 milioni dei bianconeri. Ci spera Spalletti che intanto ha già perso per strada Insigne, Mertens e anche Ospina, ritenuti da lui importanti tecnicamente e come personalità nello spogliatoio.

Quanti dubbi

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Domani si parte per il ritiro in Trentino, a Dimaro-Folgarida, e nella valigia ci…

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Bernardeschi a Toronto, accordo vicino: raggiunge Insigne e Criscito

L’ex bianconero dovrebbe raggiungere Lorenzo, il cui debutto intanto slitta al 23 luglio per un problema a un polpaccio, e Domenico nella squadra canadese

Toronto fa sul serio. Dopo l’ingaggio di Lorenzo Insigne e Domenico Criscito, i canadesi della Mls sono vicini all’accordo con Federico Bernardeschi, che diventerebbe così il terzo italiano della squadra. Toronto utilizzerebbe la cosiddetta “regola Beckham”, ovvero quella che permette di ingaggiare tre giocatori in rosa sforando il tetto salariale. Manca solo l’ok definitivo dell’ala ex Juventus al trasferimento.

chiellini

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Non ci sarà il derby bianconero con Chiellini, dato che in questa stagione il Toronto Fc non affronterà in stagione regolare il Los Angeles Fc, squadra dell’ex capitano juventino. Insigne intanto, che avrebbe dovuto debuttare sabato contro i San Jose Earthquakes, è stato fermato da un infortunio a un polpaccio. La sua prima in Mls dovrebbe quindi slittare al 23 luglio in casa contro Charlotte….

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Ceccaroni, nuova idea del Lecce. Chiriches alla Cremonese

Ceccaroni, nuova idea del Lecce. Chiriches alla Cremonese
Il Sassuolo punta su Thorstvedt, l’Udinese cerca di convincere Copetti
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De Ketelaere verso il Milan. E l’agente è in Italia

Un 30 per l’universitario. Charles De Ketelaere ha età e aspetto da studente ma il 30 della sua vita adesso è, venalmente, una questione di milioni. Nel mondo di CDK si vive in attesa di una decisione. Il Milan pensa a un rilancio che è già nell’aria. Il Bruges attende che gli interessi diventino asta. Il Leeds guarda da lontano, sapendo di non avere il fascino di una squadra da sette Coppe dei Campioni. L’agente di Charles invece è arrivato a Milano e no, non è un viaggio di piacere. Per capirci: De Ketelaere, tra Milan e Leeds, tifa Milan e la prospettiva di un derby belga a Milano si fa largo.

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Diego Alfarano rinnova col TORO!

L’Amministratore Unico Salvatore Dell’Anna con Diego Alfarano

Nardò 06 luglio 2022

L’A.C. Nardò è lieta di comunicare la conferma per l’annata sportiva 2022-2023 di Diego Alfarano. L’esterno destro di difesa, all’occorrenza cursore di fascia del centrocampo, classe 2000, rinnova il suo impegno in maglia Granata, col proposito di una crescita professionale certificata da prestazioni di livello. Corsa, dinamicità, impegno, sudore, sono le peculiarità di Diego, ben felice di reiterare il suo impegno sportivo. “Ho il piacere di rimanere in una grande piazza che respira e vive di calcio. Sarà bello poter difendere ancora questa maglia e mi auguro di poter dare ancora di più. Forza TORO!”. Queste le dichiarazioni di Diego Alfarano, pronto e deciso per un nuovo scatto.

Ben ritrovato Diego!

Fonte: Nardò Official site