Medel: "Bologna nel cuore, Miha grande esempio. La mia vita? Un film…"
Dalle sirene spagnole al rinnovo, il centrocampista cileno racconta il suo legame con la città e la squadra
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Lo spettacolo dei playoff: In trentaduemila al Barbera
Firenze, 13 maggio 2022. Erano quasi 32mila gli spettatori che, ieri sera, al “Renzo Barbera” di Palermo, hanno assistito al match di ritorno del primo turno nazionale di playoff tra i rosanero e la Triestina. Un dato incredibile che, nella classifica delle presenze stagionali totali tra A, B e C trova posto nella top ten e conquista la vetta della graduatoria della Lega Pro superando il precedente record del “San Nicola” per Bari-Fidelis Andria. Capienze maggiori di Palermo si sono registrate solo nelle partite interne delle “grandi” di serie A.
E’ il segnale di un ritrovato entusiasmo del pubblico dopo la pandemia covid e, soprattutto, rende ancora una volta merito alla formula dei playoff, mettendo bene in evidenza con quanta passione sia seguita la Lega Pro. Nei primi match dei playoff di serie C 2021/22, gli oltre trentamila spettatori di Palermo fanno compagnia agli ottomila di Foggia per la gara con la Virtus Entella di andata, agli ottomila di ieri sera a Cesena, ai settemila di Trieste ed ai più di tremila di Pescara e Chiavari.
“Sono molto soddisfatto di questo dato. E’ straordinario”, dice il Presidente di Lega Pro Francesco Ghirelli. “Negli stadi siamo tornati a festeggiare e la formula dei playoff si dimostra affascinante e di grande attrattiva per gli amanti del calcio. Complimenti ai club per la grande affluenza uno spettacolo incredibile. Questo è il segno del legame con il proprio territorio, con i tifosi, la ricchezza più grande che abbiamo e che dobbiamo coltivare. Ogni giorno continuiamo a lavorare tutti insieme per riempire gli stadi di Lega Pro”. Conclude il Presidente di Lega Pro.
Juve, l’ultima volta da zero titoli 11 anni fa: analogie e differenze
Nel 2010-11 il settimo posto prima del decennio di vittorie che si è chiuso adesso: era l’inizio di una nuova era societaria e anche in campo l’inizio del rinnovamento dopo addii importanti, come oggi. Ma la rincorsa in campionato dice che la risalita è già cominciata
L’ultima stagione della Juventus senza titoli prima di questa è la 2010-11, conclusa al settimo posto in classifica, fuori dall’Europa. Diversa ma con alcuni punti in comune con quella attuale, fortemente compromessa allo stesso modo da una falsa partenza. Nei primi quattro turni di Serie A, infatti, la squadra affidata a Gigi Delneri riuscì a vincere solo a Udine alla seconda giornata. A Max Allegri a inizio stagione è andata pure peggio, con soli due punti nei primi 360 minuti di campionato, e la strada subito in salita.
NUOVA GESTIONE
—Il tuffo nel passato riporta alla prima vera stagione della gestione Andrea Agnelli, nominato a capo della dirigenza nel maggio precedente. Con lui…
Calciomercato Inter, rinnovo Perisic: occhio alla Juve
Passato lo sfogo, fissato l’appuntamento per il rinnovo del contratto. Ma adesso anche i bianconeri pensano al croato che si libera a zero
Il giorno dopo la doppietta, la festa e pure lo sfogo, ecco il tempo dell’ultima riflessione. Ivan Perisic, devastante in campo e sbuffante fuori, sta per definire il suo futuro con l’Inter: dentro o fuori. Ancora nerazzurro o altro, e non per forza all’estero, visti gli appetti della Juve appena tramortita dal croato.
Juventus, nervi tesi all’Olimpico. Prima nello spogliatoio, poi fra Nedved e Agnelli
La disfatta in Coppa Italia ha avuto uno strascico nel dopo-partita. Il vice presidente ha attaccato atteggiamento del gruppo e scelte del tecnico. Confronto acceso con il presidente
La rabbia dopo la sconfitta, che ha generato cambi di programma, tensioni e discussioni all’interno della Juve. La disfatta dell’Olimpico, la prima in cinque finali di Coppa Italia raggiunte dalla Juve con Massimiliano Allegri in panchina, ha avuto un’appendice nel dopo partita, confermando il clima pesante che circonda i bianconeri.
SERIE C | Foggia, Zeman: "Devo parlare con presidente. Abbiamo sofferto, non solo per colpa nostra"
Fonte: Telesveva Official Youtube channel
SERIE C | Monopoli, Mercadante dedica la doppietta alla compagna: "In pullman fino a Cesena, ti amo"
Fonte: Telesveva Official Youtube channel
USCIAMO A TESTA ALTA – Calcio Foggia 1920
Sconfitta a testa alta! Il Foggia perde contro la Virtus Entella per 2 reti a 1. Primo tempo sofferto per la formazione rossonera che, nei minuti iniziali, va sotto di un gol. Nella ripresa, gli ospiti entrano in campo con determinazione e pareggiano i conti. Ma, ad un quarto d’ora dalla fine, Capello gela la difesa dei Satanelli che non riescono a sfruttare la superiorità numerica.
La cronaca. Mister Zeman schiera in campo: Dalmasso tra i pali; Garattoni, Sciacca, Girasole e Martino in difesa; Garofalo, Petermann e Rocca a centrocampo; Curcio, Ferrante e Merola in attacco. All’8’ arriva la doccia fredda per i rossoneri con il gol di Rada. Al 24’ Sciacca prova a sorprendere Borra che risponde presente. Al 40’ occasione per Merola che di testa manda la palla, di poco, fuori dallo specchio della porta. Termina 1-0 la prima frazione di gioco.
Nella ripresa, partenza sprint per i satanelli. Al 46’ Garofalo vicino al gol del pareggio, ma Borra devia in corner. Al 53’ la riprende Petermann che pareggio i conti. Al 55’ rosso per Schenetti ed Entella in dieci uomini. Al 67’ Rocca manda la palla di poco alta sulla traversa. Al 72’ Capello sorprende la difesa pugliese e segna la rete del vantaggio. Al 90’ occasione per Ferrante murata da Borra. Finisce, così, la corsa dei rossoneri nei playoff.
Area Comunicazione Calcio Foggia 1920