Bernardeschi a Toronto: alla Juve 5 anni di alti e bassi

Ruppe con la sua Firenze per arrivare in bianconero, una gran duttilità di cui spesso è stato vittima, l’amicizia con CR7, vittorie e sconfitte: i retroscena di un quinquennio di alti e bassi

Federico Bernardeschi saluta Torino e la Juventus “con gratitudine e rispetto”. Sotto la Mole ha trovato “casa” per cinque anni, in bianconero “una famiglia”. Dove nei momenti difficili, che non sono certo mancati, “le critiche sono state uno stimolo” – scrive nel suo saluto affidato ai canali social – mentre “gli applausi un orgoglio”. La nuova avventura al Toronto è già entrata nel vivo, un po’ a sorpresa in realtà, dal momento che il campione d’Europa avrebbe potuto far comodo a mezza Serie A. Il treno dell’MLS però gli ha trasmesso stimoli importanti, la componente economica ha avuto sicuramente il suo peso ma di base – la sua – è stata sopratutto una scelta di vita.

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Mourinho svela il suo tatuaggio, tre coppe europee: ‘L’ho fatto spinto dalla gioia dei romanisti’

Il tecnico, dal ritiro del club giallorosso in Portogallo, ha mostrato le tre coppe che il tatuatore Alberto Marzari gli ha disegnato per festeggiare la Conference vinta il 25 maggio a Tirana. Insieme, ci sono anche l’Europa League/ Coppa Uefa (portata a casa con Manchester e Porto) e la Champions, vinta sempre con i portoghesi e l’Inter

Non ha ancora svelato il tatuaggio sulla sua pelle, ma ha mostrato il disegno. E, neppure a dirlo, ha fatto felicissimi i tifosi di Roma, Porto, Manchester e Inter. Josè Mourinho, dal ritiro del club giallorosso in Portogallo, ha mostrato le tre coppe che si è tatuato sotto la spalla per festeggiare la Conference vinta il 25 maggio a Tirana. Insieme, ci sono anche l’Europa League/Coppa Uefa (portata a casa con Manchester e Porto) e la Champions, vinta sempre con i portoghesi e l’Inter. Questo il testo scritto da Mourinho, su Instagram, a corredo della foto: “Questo è il mio tatuaggio. La gioia della gente di Roma mi ha portato a…

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De Ligt al Bayern e poi Pau Torres: la Juve ha fretta

Con i tedeschi che hanno ceduto Lewandowski al Bayern e dopo le parole di Kahn la dirigenza bianconera si aspetta un affondo per il difensore

Non si giudica un giocatore dal suo stipendio, ma spesso questi “particolari” tendono a definire l’importanza e lo status degli stessi all’interno di una squadra. Matthijs De Ligt è il giocatore più pagato della rosa di Allegri: lo era per distacco fino a pochi giorni fa, con i suoi 10-11 milioni netti, ora Paul Pogba gli si avvicina (bonus compresi). L’olandese forse non è l’uomo più importante nello scacchiere del tecnico, ma la sua presenza ha un certo peso. L’incertezza sul suo futuro e al tempo stesso il possibile incasso da una sua cessione cambiano tutti i piani estivi. In più, l’ultima volta che il più pagato se n’è andato ha lasciato un buco colmato a fatica solo sei mesi dopo. Cristiano Ronaldo partì l’ultimo giorno di mercato, la Juve portò a Torino in fretta e furia Kean, con una formula che ora pesa, e si ritrovò sei…

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Milan, settimana con firma di Ibra, Sanches e Tanganga

Lo svedese prolunga entro martedì. Il Psg spinge, ma il Lilla fa muro per il portoghese: Maldini ci prova

L’alfabeto del Milan comincia dalla Z, come sempre da quando Zlatan Ibrahimovic si è rimesso la maglia rossonera, nel gennaio di due anni fa: la tradizione sarà rispettata anche questa settimana, che si aprirà con l’accelerata per De Ketelaere ma anche con la firma dello svedese sul nuovo contratto. Avanti insieme per un’altra stagione, avanti fino alla fine, visto che prima o poi anche il Benjamin Button del pallone dovrà dire basta. Succederà, ma non è questo il momento, anzi: Ibra, al lavoro per recuperare dall’intervento di ricostruzione al ginocchio sinistro, rilancia e si prepara a inseguire nuovi successi con il Milan, dalla seconda stella da cucire sullo scudetto agli ottavi di Champions da giocare quando lui tornerà in campo, fase a gironi permettendo ovviamente. Domani lo svedese firmerà, possibile che l’ufficialità slitti a martedì: dettagli,…

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Bremer all’Inter e Skriniar al Psg: in settimana l’assalto

Al termine dell’amichevole con il Monaco, l’allenatore nerazzurro ha “chiesto” il difensore. In settimana probabile anche l’uscita di Alexis Sanchez

Nessuno dei due ieri era nel caldo umidiccio di Ferrara e non è certo casuale: Skriniar, che avrebbe pure un infortunio da recuperare, e Sanchez, che invece sta benone nel fisico, meno nella testa perché brama di trovare presto un altro palcoscenico alla sua altezza. Sono i due giocatori sull’uscio interista, con umore del tutto diverso: lo slovacco, per la felicità trovata a Milano, resterebbe pure, ma si è fatto la bocca buona all’idea di guadagnare 7,7 milioni a stagione più bonus al Psg; il cileno, invece, cerca soltanto un modo per fuggire via presto. Ma alle sue condizioni visto che lo protegge un contratto da 7 per un altro anno ancora. In fondo, sono i “tappi” del mercato interista, soprattutto adesso che vendere è diventato necessario. La trattativa col Psg per lo slovacco si è trasformata in una guerra di nervi…

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Inter, Asllani e i piani di Inzaghi

Il centrocampista appena arrivato dall’Empoli conferma le buone impressioni. E per il tecnico non è solo un vice Brozovic…

Non è facile prendersi la scena nelle serate di LuLa piena, ma Asllani sa evidentemente come si fa. Lo ha dimostrato alla prima uscita in nerazzurro contro il Lugano e l’ha ribadito anche nel successivo e ben più impegnativo test contro il Monaco, con tanto di gol giusto per gradire.

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