La gara Virtus MATINO – CASARANO, in programma domenica 20 febbraio, sarà disputata presso lo stadio comunale di Ugento, con inizio alle ore 14:30
L’articolo Matino-Casarano si giocherà ad Ugento proviene da Casarano Calcio.
La gara Virtus MATINO – CASARANO, in programma domenica 20 febbraio, sarà disputata presso lo stadio comunale di Ugento, con inizio alle ore 14:30
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Potrebbe sembrare minimo sforzo, massima resa. La Molfetta Calcio domina il match per settantacinque minuti, concede pochissimo e torna a sorridere al Poli. Basta una rete di Kordic, a metà ripresa, decidere il match contro una Mariglianese che si vede solo con tiri dalla distanza e incappa in un’altra giornata storta in questo 2022 fatto di quattro sconfitte e un pari.
I biancorossi tornano subito a macinare gioco e punti dopo i nove risultati utili consecutivi, interrotti a Bitonto.
Bartoli conferma nove undicesimi della squadra vista a Bitonto e manda in campo Viola in porta, difeso da Pinto, Panebianco e Lobjanidze. Esterni Giambuzzi e Cardamone, esordio da titolare per lui, interni Guadalupi (sostituito alla mezzora da Monaco per un problema fisico) e Fedel. In avanti Kordic è la new entry, Genchi e Pozzebon le certezze. Sanchez rinuncia agli squalificati Pantano, Langella e Ragosta e schiera un 4-4-2 quadrato.
Pronti, via, le più importanti occasioni del match capitano tra i piedi dei biancorossi. Schema su punizione, Guadalupi per Genchi che alza la mira. Risponde il piazzato di Aracri, deviato. Pozzebon viene murato, alla mezz’ora la più nitida occasione capita a Cardamone: palla vagante in area, da pochissimi passi l’esterno sinistra spara alto dopo un liscio della difesa biancoazzurra. Sul finire della prima frazione, Lobjanidze per Kordic che di testa manda alto di un nulla. Ultimo squillo Mariglianese: fa tutto bene Marzano, tranne il tiro, parato facilmente da Viola. Al 45’ la Molfetta Calcio recrimina un rigore per una presunta manata al volto su Fedel in mischia.
Meno vivace la ripresa, complice il diluvio che si abbatte sul Poli. Bartoli mischia le carte e inserisce Gjonaj e Dubaz. Ci prova prima Gjonaj, miracoloso Maione, il migliore dei suoi, poi Giambuzzi alza la mira. Al 27’ l’episodio che sblocca il match: Pozzebon per Kordic che trafigge con un siluro l’incolpevole Maione. Forcing finale della Mariglianese che mette dentro Esposito e cerca di sfruttare la verve di Aracri. Tentativi sterili, il cronometro scorre, le occasioni latitano.
La Molfetta Calcio torna sesta in classifica con 35 punti, al pari della Nocerina, e supera Casertana e Sorrento, la Mariglianese scivola pericolosamente in zona playout dopo la vittoria del Bisceglie che riduce il gap salvezza a sole due lunghezze in favore dei campani. Domenica si ritorna in trasferta, a Brindisi.
Un rigore di capitan Coletti nel primo tempo e la micidiale rasoiata di Sandomenico poco dopo la mezz’ora della ripresa regalano ai nerazzurri tre punti dal rilevante peso specifico per il morale e la classifica. Arriva così il primo successo sotto la gestione tecnica di Michele Cazzarò
La vittoria del collettivo, frutto di una prestazione caparbia e determinata al cospetto di una diretta concorrente nella bagarre salvezza. Il Bisceglie regola di misura (2-1) al “Ventura” un Nardò giovane e parimenti volitivo conquistando la quarta affermazione in campionato che spezza finalmente il digiuno protrattosi per tre mesi e mezzo.
Cazzarò si affida al consueto 3-5-2, con Bottari in mediana al posto dello squalificato Cozza e Sandomenico al fianco di Acosta nel reparto avanzato, mentre Cianciaruso e Rubino rimpiazzano nell’occasione rispettivamente Farinola e Izco.
È di marca granata il primo sussulto di una gara intensa e divertente. Al 12’ Martorel non si fa sorprendere dalla stoccata sul primo palo di Cristaldi e devia in angolo. Bisceglie pericoloso al 15’ con un calcio piazzato da quasi 25 metri di Coletti sventato a fatica da Petrarca, sulla cui ribattuta Ligorio – comunque in posizione di offside – indirizza oltre la traversa. Ospiti ancora insidiosi al 29’ con Mariano che da buona posizione è libero di battere a rete, ma è abile ancora una volta il portiere nerazzurro ad opporsi. Al 36’ il difensore salentino Masetti, nel tentativo di addomesticare un pallone in area, si aiuta con la mano: l’arbitro assegna senza indugio il rigore, capitan Coletti si incarica della battuta e spiazza Petrarca portando il Bisceglie in vantaggio. Dopo quattro minuti il Nardò rischia di farsi nuovamente male da solo con Dorini che effettua un retropassaggio “suicida” di testa ingannando in un primo momento l’estremo difensore, provvidenziale nel neutralizzare il potenziale raddoppio dei padroni di casa quasi sulla linea. Tre minuti più tardi Masetti non approfitta di una palla vagante in area per battere Martorel. L’ultima azione di un primo tempo pimpante capita sui piedi di Puntoriere che dal limite tenta di piazzare la palla alla destra di Martorel indirizzandola di un soffio sul fondo.
La ripresa si dimostra ancor più vivace, con la formazione ospite che dopo appena 50” trova il gol del pareggio grazie a Trinchera, lesto a catapultarsi sottomisura su una palla spizzata da calcio di punizione e a freddare Martorel. Il Bisceglie accusa il colpo e al 5’ serve un riflesso provvidenziale di Martorel per negare il vantaggio ospite dopo il colpo di testa di Mariano. Al 18’ si accende Sandomenico: il furetto nerrazzurro entra in area, salta con destrezza il suo marcatore e lascia partire un potente diagonale che termina di poco fuori alla sinistra di Petrarca. Sempre il fantasista campano dopo 6’ ci riprova con un’azione fotocopia, ma questa volta il tiro si stampa sulla traversa. L’azione prosegue e Acosta serve Liso, la cui conclusione viene murata in calcio d’angolo. Momento favorevole per i nerazzurri che al 32’ trovano il gol vittoria: Acosta riesce a imbeccare Sandomenico, inesorabile nel trafiggere Petrarca con una precisa soluzione rasoterra che gli vale la prima gioia in maglia stellata. Il Nardò a questo punto cerca di riportarsi in avanti, al 43’ Valzano, sugli sviluppi di un corner, raccoglie la palla dal limite dell’area e lascia partire un destro a giro pericoloso che sfiora l’incrocio dei pali. Dopo 4’ di recupero il match termina con il risultato di 2-1 e la squadra di Cazzarò può festeggiare il secondo acuto stagionale al “Ventura”, utile a guadagnare alcune posizioni in graduatoria e soprattutto a infondere maggiore convinzione e fiducia all’intero ambiente in vista della trasferta di domenica prossima a Lavello.
Tabellino garaBISCEGLIE 2
NARDO’ 1
BISCEGLIE (3-5-2): Martorel; Urquiza, Coletti, Ligorio (11’ st Coria); Rubino (33’ st Izco), Liso, Bottari, Ferrante, Cianciaruso (20’ st Farinola); Sandomenico, Acosta. A disp: Zinfollino, D’Angelo, Divittorio, Tuttisanti, Fucci, Tira. All. Michele Cazzarò.
NARDO’ (4-4-2) : Petrarca; Alfarano, Trinchera, Masetti, Dorini; Mariano, De Feo (36’ st Caputo), Mengoli, Mancarella (26’st Valzano); Puntoriere, Cristaldi (36’ st Cavaliere). A disp: Rollo, Centonze, My, Caracciolo, Gallo. All. Pasquale De Candia
ARBITRO: Moretti di Como
GUARDALINEE: Rinaldi e Marchese
RETI: pt 36’ Coletti (R), st 1’ Trinchera, st 32’ Sandomenico
NOTE: recupero: 1’ pt e 4’ st
AMMONITI: Urquiza (B), Acosta (B)
Pareggia l’Audace Cerignola in quel di Altamura e viene raggiunto in classifica dal Bitonto che vince di misura a San Giorgio. Le due squadre pugliesi continuano l’avvincente duello testa a testa nel girone H di serie D che le vede appaiate al primo posto a pari punti.
L’incontro, dominato dal Cerignola in lungo e in largo, viene scheggiato dal calcio di rigore che l’Altamura si ritrova a calciare al minuto ’88 per un pareggio-beffa che non rispecchia assolutamente l’andamento della gara.
Nei primi 15 minuti la partita viene giocata soprattutto nella metà campo, dove entrambe le compagini si danno battaglia.
Terminata la fase di studio, l’Audace pressa e prende campo cominciando a far pesare le qualità tecniche e passando in vantaggio al ’23 sugli sviluppi di un corner; dopo una mischia, il pallone finisce a Malcore che al volo lo scaraventa in rete per il gol dello 0-1. Si mette in discesa la partita per il Cerignola che gestisce e all’occorrenza cerca la trama per arrivare al raddoppio e si chiude in questo modo un primo tempo di marca gialloblù per il vantaggio e la padronanza territoriale.
Nella ripresa gli ofantini capiscono che L’ Altamura corre, combatte, ma non riesce ad imbastire azioni per impensierire gli ospiti e cercare quantomeno di provare a riprendere la partita.
Di contro il Cerignola alza il ritmo, cercando di essere ancora più pungente e le occasioni per il raddoppio cominciano a fioccare. Tiri fuori di un soffio, tante azioni potenzialmente pericolose che si aggiungono alle quattro clamorose, capitate una dopo l’altra: Silletti, da poco subentrato a Ciccone, colpisce la traversa di testa, e subito dopo Malcore si vede respingere un tiro a colpo sicuro; ancora Giacomarro stampa una bordata sulla traversa ed infine un tiro di Tascone viene salvato da Mattera sulla linea di porta.
Audace forte e sfortunata, questo dice il campo fino al ’88 quando i padroni di casa, non pervenuti fino a quel momento, si vedono assegnare un rigore sacrosanto, dopo un’ingenuità di Dorval che ritardando lo stop del pallone, prima di rinviarlo lontano, scalcia malamente un giocatore murgiano, lesto e furbo ad anticipare il giovane difensore cerignolano.
Dal dischetto si presenta Molinaro che non sbaglia e spiazza il portiere Trezza, agguantando così un pareggio fino a quel momento assolutamente insperato.
Tabellini
Team Altamura (3-5-2): Giuliani, Errico (85′ Simoni), Mattera, Sall, Barg Moser, Russotto (69′ Massari), Lucchese, Ziello (58′ Baradji), Tazza, Tedesco (49′ Lorusso), Abreu (64′ Molinaro). A disposizione: Spina, Serra, Cancelliere, Dayawa. Allenatore: Leonardo Dibenedetto.
Audace Cerignola (4-3-3): Trezza, Vitiello, Allegrini, Manzo, Russo (71′ Maltese, dall’78’ Palazzo), Botta (64′ Dorval), Giacomarro, Tascone, Ciccone (64′ Silletti), Malcore (83′ Strambelli), Loiodice. A disposizione: Tricarico, Achik, Basile, Mincica. Allenatore: Michele Pazienza.
Reti: 21′ Malcore (AC), 89′ Molinaro (rig., TA).
Ammoniti: Tedesco, Barg Moser, Ziello, Mattera, Lorusso (TA); Malcore, Allegrini, Dorval (AC).
Arbitro: Duzel (Castelfranco Veneto). Assistenti: Gookooluk (Civitavecchia)-Tagliafierro (Caserta).
Pompeo Difrancesco
Non è bastata una ripresa con il piede sull’acceleratore al Sorrento ed il Francavilla ha sbancato lo stadio Italia con cinismo ma senza impressionare. Un gol per tempo per i lucani, che hanno chiuso la contesa proprio nel momento dei padroni di casa.
Cioffi ha riproposto il 4-3-3 già visto di recente inserendo però Mezavilla in difesa e Petito davanti (entrambi a segno a Brindisi). Assente Romano, difesa esperta a protezione del classe 2004 Del Sorbo. Al 4’ Antonacci ha stappato la partita con una punizione mancina sulla quale Del Sorbo si è ben disimpegnato mettendo in angolo. Al 17’ Francavilla in vantaggio con De Marco, lesto a sfruttare un rimpallo e battere in diagonale il portiere di casa. Al 28’ si è visto il Sorrento sugli sviluppi di un calcio d’angolo: destro sporco di Rizzo, deviazione e girata di La Monica bloccata da Prisco. Due minuti dopo, stop infelice di Mezavilla e destro a lato di Cristallo mentre i rossoneri al 38’ si sono resi pericolosi con il cross di Rizzo per La Monica.
Dentro Gargiulo per Tedesco ad inizio ripresa. Due clamorose occasioni al minuto 8’: da azione d’angolo il destro a botta sicura di Selvaggio è stato respinto fortuitamente da Cacace a pochi metri dalla linea e sul contropiede successivo Melillo si è fatto ipnotizzare da un grande intervento di Del Sorbo. Tre minuti dopo, Cassata per Ripa e conclusione bloccata in uscita bassa da Prisco. Al 26’ autentico miracolo di Prisco su girata di Gargiulo che ha raccolto l’invito di Petito da destra. La legge del calcio ha punito il Sorrento al 25’: spizzata di Croce per Cristallo, contatto con Cacace e penalty che lo stesso Croce ha trasformato con un brivido sotto la pancia di Del Sorbo. Nel finale prima Ripa ha calciato fuori di poco e poi Del Sorbo si è opposto su Croce che ha cercato di calare il tris per i suoi.ù
SORRENTO-FRANCAVILLA 0-2
SORRENTO (4-3-3) Del Sorbo; Rizzo (dal 45’ s.t. Mansi), Cacace, Mezavilla, Acampora (da 10’ s.t. Cassata); La Monica (dal 20’ s.t. Diop), Virgilio (dal 10’ s.t. Di Palma), Selvaggio; Tedesco (dal 1’ s.t. Gargiulo), Ripa, Petito (Pinto, Ferraro, Molinini, Petrazzuolo). All.: Cioffi
FRANCAVILLA (3-5-2) Prisco; Ferrante, Russo, Nicolao; Cristallo, Petruccetti (dal 40’ s.t. Vaughn), Ganci (dal 33’ s.t. Cabella), Melillo (dal 20’ a.t. Polichetti), Antonacci; De Marco (dal 28’ s.t. Nolè), Croce (Daniele, Di Ronza, Navarro, Gentile, Langone). All.: Ragno
MARCATORI: De Marco 17’ p.t., Croce (rig.) 25’ s.t.
ARBITRO: Pacella di Roma 2 (Gentile-Chiavaroli)
Note: giornata di sole primaverile, spettatori 250 circa. Amm.: Nicolao (F), Virgilio (S). Rec.: 1’ p.t., 4’ s.t.
Fonte:NotiziarioCalcio.com
Straordinaria rimonta per il Casarano che, sotto di due gol, riesce a riacciuffare il pareggio con due rigori e a siglare il gol del definitivo vantaggio, tutto nel primo tempo.
Giornata grigia, con un terreno di gioco allentato a causa copiosa pioggia caduta per l’intera mattinata. La Casertana guidata in panchina dall’ex Vincenzo Feola parte subito forte e mette a segno un uno-due che avrebbe steso chiunque. Le avvisaglie del gol arrivano al 4’, con un tiro a girare di Mansour che Iannì neutralizza con un grande intervento. Sul calcio d’angolo a seguire, Vicente dal limite lascia partire un tiro che si insacca nell’angolino alla destra dell’estremo difensore rossoazzurro. Gli ospiti ci credono e il raddoppio arriva già al 12’ con Diaz che finalizza di testa l’ottimo assist di Kosovan. Dopo due minuti è Iannì a sventare il terzo gol in uscita su Mansour. Il Casarano accusa il colpo, ma non demorde. Al 20’ Prinari si guadagna un calcio di rigore per atterramento in area. L’attaccante casaranese non ha difficoltà a trasformare. Dopo 7’ l’arbitro concede un secondo penalty, questa volta per fallo di mano di Vicente. Dambros non sbaglia e porta il risultato sul momentaneo pareggio. La reazione, sul versante campano, passa per i piedi di Mansour che al 34’ chiama Iannì al miracolo. È il Casarano, però, ad andare di nuovo a rete: Prinari serve Dambros che sigla la doppietta personale con un diagonale imprendibile per Carotenuto. Si va negli spogliatoi sul risultato di 3-2.
In apertura di secondo tempo, Montinaro ci prova dalla distanza, ma il numero uno ospite non si fa sorprendere. Al 73’ Vicente lascia partire una conclusione insidiosa che Iannì riesce ad addomesticare. Il Casarano amministra e si concede qualche incursione in area avversaria con i neo entrati Dellino e Ribeiro. L’ultima emozione della gara arriva a ridosso del fischio finale. Cusumano ha la possibilità di ristabilire la parità, ma manda alto di testa da distanza ravvicinata.
La Casertana vanifica il doppio vantaggio iniziale, mentre il Casarano guadagna tre punti pesantissimi in chiave classifica e che fanno morale in vista del derby con il Matino, in programma per domenica prossima al comunale di Ugento.
IL TABELLINO
Casarano, stadio “G. Capozza”
mercoledì 16 febbraio 2022, ore 15
Serie D girone H 2021/22 – giornata n. 24
CASARANO-CASERTANA 3-2
RETI: 5’ Vicente (CE), 12’ Diaz (CE), 20’ Prinari rig. (CA), 28’ rig. e 36′ Dambros rig. (CA)
CASARANO: Iannì, Vitofrancesco, Coronese, Logoluso (75’ Ribeiro), Rizzo, Sanchez, Freddo (46’ st Signorelli), Atteo, Dambros 7,5 (60’ Tedesco), Montinaro (65’ Dellino), Prinari (60’ Fontana). A disp. Montoya, Greco, Raimo, Santarcangelo. All. Monticciolo
CASERTANA: Carotenuto, Salto, Vicente, Mansuor (58’ Felleca, 83’ Cusumano), Kosovan (74’ Nicolau), Monti, Feola (54’ Addessi), Munoz, Maresca, Diaz, Colacicchi. A disp.Trapani, Rossi, Cusumano, D’Ottavi, Capitano. All. Feola V.
ARBITRO: Vailati di Crema.
NOTE: terreno allentato e scivoloso, giornata grigia; ammonizioni: Rizzo, Salto, Atteo, Tedesco, Signorelli, Maresca; angoli: 5-2; recuperi: pt. 2’; st. 5’.
Fonte:NotiziarioCalcio.com
Alessandria-Lecce 1-1
Dopo Pisa e Brescia, l’Alessandria di Moreno Longo ferma anche il Lecce. Terzo pareggio consecutivo contro una grande per i grigi in vantaggio sino al 38′ del secondo tempo ma soprattutto capaci di imbrigliare la manovra dei salentini (al secondo pari consecutivo) che hanno faticato non poco per strappare un punto dal Moccagatta. Chiave del match la fisicità e l’aggressività con cui l’Alessandria ha affrontato la partita. Una tattica che a più riprese ha mandato in difficoltà il Lecce. Poi il vantaggio in apertura di ripresa con la rete di Di Gennaro, bravo a sfruttare un errore di Calabresi e trafiggere Gabriel. Baroni corre così ai ripari stravolgendo l’attacco inserendo Rodriguez e Ragusa, ma i cambi del tecnico del Lecce non sortiscono l’effetto sperato. Il cambio di passo arriva così solo al 38′ st quando Coda trova la traiettoria giusta per superare un incolpevole Pisseri. Nel finale i giallorossi si riversano nella metà campo dell’Alessandria alla ricerca dei tre punti. In pieno recupero è ancora Coda a provare a regalare la vittoria agli ospiti ma Pisseri salva il pari.
Benevento-Ascoli 0-2
Il Benevento cade in casa a opera dell’Ascoli per 2-0, allontanandosi così dalla zona promozione diretta. La squadra campana ha dimostrato di non essere in serata, merito anche della formazione bianconera che specialmente nella ripresa ha dimostrato qualcosa in più. La prima e unica occasione degna di nota del primo tempo è del Benevento. Al 10′ Farias dal limite fa partire un diagonale che si spegne di poco sul fondo. Nella ripresa la gara si fa più vivace. È merito dell’Ascoli che velocizza la manovra e sfiora più volta la rete. Il vantaggio è nell’aria e arriva al minuto 24′. Traversone di Tsadjout smanacciato da Paleari, sulla ribattuta Collocolo serve Bidaoui che insacca da pochi passi. Il definitivo raddoppio giunge al 44′ grazie al neo entrato Baschirotto che da due passi infila la sfera sotto la traversa.
Crotone-Brescia 0-1
Il Brescia espugna l’Ezio Scida aggiudicandosi un match avaro di occasioni, da una parte e dall’altra. A regalare tre punti e secondo posto in classifica alla squadra di Inzaghi è un calcio di rigore messo a segno da Tramoni nel primo tempo. Gli ospiti, infatti, la sbloccano al 35′ su penalty concesso per un tocco col braccio di Cuomo in area: dal dischetto il centrocampista francese spiazza Saro. Il Crotone non riesce a reagire con la giusta lucidità, e per la squadra di Modesto (nel giorno del suo quarantesimo compleanno) arriva la seconda sconfitta consecutiva, che complica ulteriormente il cammino dei rossoblù verso la zona salvezza.
Frosinone-Como 1-2
Grazie a una prestazione attenta e ordinata, il Como espugna lo Stirpe e conquista tre punti preziosi. Prima parte di gara dominata dai padroni di casa, che impongono un ritmo elevato e mettono spesso sotto pressione la retroguardia lombarda. Al 14′ è Rohden a sfiorare il vantaggio con una potente battuta dal limite sulla quale è bravo Facchin. Il Como regge l’urto e al 27′ con una rapida azione di ripartenza condotta da Parigini e finalizzata da Cerri impegna non poco Ravaglia. Sugli sviluppi del corner seguente, Gliozzi servito di testa da Cerri, arpiona la sfera con il tacco realizzando un grandissimo gol. Sotto nel punteggio il Frosinone si riversa nella metà campo avversaria, ed al 37′ Ricci scivolando serve Zampano alle spalle della difesa ospite: il laterale tenuto in gioco da Ioannou realizza il pari con un preciso tocco. Sul finale di primo tempo, è lo stesso esterno cipriota servito ottimamente da Parigini a riportare avanti i lariani con un sinistro sul quale Ravaglia non riesce ad opporsi. Nel corso della ripresa, Grosso prova attraverso i cambi a riprendere in mano l’inerzia del match. I giallazzurri attaccano a testa bassa ed al 31’Facchin compie un grande intervento su una conclusione dal limite di Zerbin. Nel finale Novakovich si divora clamorosamente il pari.
Nella foto La Presse il grande gol di Gliozzi per l’1 a 0 del Como
La città di Massimo Troisi sorride al Bitonto: un lampo di D’Anna, poco dopo la metà della ripresa, vale tre punti ed il blitz dei neroverdi a San Giorgio a Cremano. La formazione di mister Claudio De Luca domina il primo tempo, senza trovare la via del gol, poi soffre la veemenza dei campani in avvio di ripresa, ma da squadra cinica e sornione trova il colpo della vittoria poco dopo la metà del secondo tempo. Un Bitonto di “corto muso”, come direbbero ai massimi livelli calcistici italiani, sicuramente però un successo di importanza capitale contro un avversario in palla e temibile, che vale l’aggancio alla vetta a quota 52 punti, a pari punti col Cerignola, bloccato sul pari ad Altamura.
La cronaca del match.
Rotazioni limitatissime per mister Claudio De Luca, che cambia un solo elemento rispetto alla gara di tre giorni fa contro il Molfetta, col match winner Turitto al posto di Santoro. Dunque nel 4-2-3-1 Lonoce tra i pali, la linea di difesa a quattro composta da Lacassia a destra, Petta e Lanzolla centrali, Guarnaccia a sinistra. Addae e Piarulli nel cuore del centrocampo a fare da raccordo con il terzetto di trequarti rappresentato da D’Anna-Taurino-Turitto; capitan Lattanzio unica punta centrale.
Panchina con Cannizzaro, Biason, Iadaresta, Riccardi, Radicchio, Stasi, Palumbo, Santoro e Manzo. Ancora indisponibili Danilo Colella e Mariani.
Il rilanciato San Giorgio di mister Ambrosino, reduce da quattro vittorie consecutive e tiratosi momentaneamente fuori dalle sabbie mobili della zona playout, si schiera con un 3-5-2 con Bellarosa in porta; i tre di difesa sono Guarino, Cassese e Sepe; a centrocampo, De Siena e Bozzaotre sugli esterni, nel mezzo Di Pietro, Navas e Argento; in avanti il duo Varela – Mancini. Panchina per l’ex Caprioli.
La prima nota sul taccuino è di marca neroverde: minuto 4, azione di ripartenza del Bitonto condotta da Petta, che lancia nello spazio D’Anna, filtrante profondo a liberare Lattanzio solo davanti a Bellarosa, che lo mura in uscita bassa, rifugiandosi in angolo. Un minuto dopo ci prova D’Anna direttamente da corner, il portiere di casa alza in angolo la parabola velenosa. Pochi secondi e azione di rimessa granata, con Argento che conclude dalla distanza, palla sul fondo.
13’: ancora Bitonto pericoloso. D’Anna direttamente da rimessa laterale, pesca in area di rigore Lattanzio, colpo di testa di poco oltre la traversa.
21’: nuova azione di ripartenza neroverde. Turitto se ne va sulla sinistra, traversone che trova il tentativo di prima di Lattanzio, mura la difesa, poi la rovesciata di D’Anna è telefonata e bloccata dall’estremo difensore di casa. Pochi istanti dopo, si libera al tiro Lattanzio dai venti metri, conclusione deviata, intercetta in presa Bellarosa.
34’: tiro cross velenoso di Taurino, non ci arriva Turitto e palla non di molto lontana dallo specchio.
40’: D’Anna intercetta una palla in uscita della difesa campana all’altezza del centrocampo, si invola verso la porta avversaria ma conclude lontano dallo specchio.
È l’ultima emozione della prima frazione di gioco, che termina dopo un minuto di recupero. Supremazia territoriale e nel gioco del Bitonto, che però non trova la via del gol.
La ripresa. Si parte con una novità nel San Giorgio: dentro Imputato per Sepe e cambio modulo al 4-4-2. Pronti via e brivido in area neroverde: traversone di De Siena dal fondo, versante di sinistra, la palla sfila per tutta l’area di rigore, senza che nessun granata tocchi la palla in maniera incisiva.
La partenza del San Giorgio è veemente e il Bitonto fatica a costruire. Mister De Luca cambia e mette dentro Santoro al posto di Taurino.
I neroverdi subiscono l’aggressività campana ma pian piano si assestano in mezzo al campo. E una volta attenuatasi la sfuriata dei padroni di casa, il Bitonto inizia a macinare nuovamente gioco, a prendere le distanze giuste, e al 69’ passa: azione di Santoro sulla destra, cross dal fondo, la sfera arriva a D’Anna, che controlla e fa partire un sinistro sotto la traversa imparabile per Bellarosa. Rete numero cinque in campionato per l’esterno numero 11 e Bitonto avanti 1-0.
Mister De Luca inserisce Manzo e Iadaresta per Turitto e Lattanzio, Bitonto che passa al 4-3-3.
Al 77’ neroverdi nuovamente in proiezione offensiva: piazzato di Manzo dal versante destro, colpo di testa di Petta alto sopra la traversa.
All’85’ ci prova il San Giorgio, col neo entrato Onesto, colpo di testa su servizio da sinistro del solito De Siena, nessun problema per Lonoce, che para comodo.
Un minuto dopo Bitonto in dieci: fallo tattico in zona offensiva per Piarulli, già ammonito. Doppio giallo per lui e ultimi minuti in inferiorità numerica per i leoncelli. Mister De Luca corre ai ripari, inserendo Biason per D’Anna e rinforzando così il centrocampo.
Nei quattro minuti di recupero però il Bitonto da squadra esperta, con esperienza e concretezza, tiene lontani i pericoli e fa saltare i nervi a Mancini, espulso per proteste. I neroverdi portano così a casa una vittoria pesantissima, che vale l’aggancio alla vetta della classifica, a quota 52, in coabitazione col Cerignola, fermato sul pari sulla Murgia ad Altamura. E domenica i leoncelli tornano tra le mura amiche del “Città degli Ulivi” per ospitare il Nola: servirà la spinta della città per mantenere la vetta.
24^ GIORNATA CAMPIONATO SERIE D – GIRONE H
SAN GIORGIO – BITONTO 0 – 1
Reti: 24’ st D’Anna
SAN GIORGIO: Bellarosa; Guarino, Cassese, Sepe (1’ st Imputato); De Siena, Navas (29’ st Raiola), DI Pietro, Argento, Bozzaotre (38’ st Onesto); Varela, Mancini. A disp.: Barbato, Landolfo, Ruggiero, Raucci, Greco, Caprioli. All. Ambrosino
BITONTO: Lonoce; Lacassia, Petta, Lanzolla, Guarnaccia; Addae, Piarulli; D’Anna (43’ st Biason), Taurino (10’ st Santoro), Turitto (26’ st Manzo); Lattanzio (c) (26’ st Iadaresta). A disp.: Cannizzaro, Riccardi, Radicchio, Stasi, Palumbo. All. De Luca
Arbitro: Gangi (Enna). Assistenti: Marucci (Rossano) e Fanara (Cosenza).
Ammoniti: Navas, Guarino (SG); Piarulli, Lonoce, Biason (B).
Espulsi: Piarulli al 41’ st per doppia ammonizione, Mancini al 47’ st per proteste.
Minuti di recupero: 1 pt – 4 st.
Fonte:NotiziarioCalcio.com
Manuel Scalese, direttore generale del Potenza, come riportato da tuttopotenza.com, ha commentato così il pareggio con la Fidelis Andria: “Siamo felici della prestazione dei ragazzi. Oggi era importante dare continuità soprattutto di prestazione ma anche di risultati. Era tantissimo tempo che non riuscivamo a portare a casa almeno un pari in trasferta. Abbiamo bisogno di dare appunto questa continuità di tendenza. Oggi era difficile come sabato, era un’altra finale importante era importante non uscire sconfitti da questo campo soprattutto per salvare il vantaggio sugli scontri diretti abbiamo lasciato comunque l’Andria dietro e abbiamo allungato almeno momentaneamente sulla Vibonese abbiamo accorciato anche sulle dirette concorrenti che ci stanno davanti quindi, ci prendiamo tutto il buono della prestazione”.
Fonte:TuttoC.com