Milan in Champions: ranking basso ma grandi ambizioni

“Torneremo grandi piano piano anche in campo internazionale”, ha assicurato Baresi. La distanza dai top team di Champions è ancora considerevole, ma il progetto rossonero è ambizioso

“È ora di lasciare il Bruges per continuare la mia crescita in un club più grande”, ha detto di recente Noa Lang, obiettivo rossonero da lungo tempo. Paradossalmente, se per scegliere la nuova squadra si affidasse al ranking Uefa, il Milan non sarebbe una destinazione possibile per l’olandese: i nerazzurri belgi – per cui è tesserato anche il corteggiatissimo De Ketelaere – hanno un punteggio di 38.500, il Diavolo è a quota 38.000. È un dato che lascia il tempo che trova, con ogni evidenza: il ranking del Milan è così basso perché ha riassaggiato l’Europa che conta soltanto di recente, non c’è paragone con la storia (pur di tutto rispetto) di un club come il Bruges. Ma dà l’idea di quanto sia lunga la scalata che i campioni d’Italia devono compiere per ritornare stabilmente nella nobiltà…

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Pogba alla Juve, l’analisi: faccia come Zidane o Platini. Di G.B. OIivero

Paul a Manchester ha offerto un rendimento deludente, ora torna in un contesto in cui può diventare leader e far rinascere se stesso e la Juve. Ma deve tirare fuori tutto…

I grandi ritorni nel calcio sono accompagnati da dubbi altrettanto grandi. Quello di Paul Pogba alla Juve non sfugge a questa logica anche se proprio il rendimento sostanzialmente negativo offerto dal francese allo United evidenzia un motivo di conforto per i tifosi bianconeri. Solitamente un ritorno avviene quando la parabola del giocatore è discendente e quindi l’incognita è legata alle motivazioni che sono alla base della scelta (di solito, la speranza che ritrovare la comfort zone faccia crescere le prestazioni) e ai fondati sospetti che il meglio sia già stato dato. La parabola di Pogba, però, è particolare: da quando ha lasciato la Juve per giocare nel Manchester United, infatti, il rendimento del francese sarebbe ben disegnato da una linea retta.

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Calciomercato Serie A, i giocatori riscattati e quelli rientrati alla base

In Serie A è tempo di fare le valigie. Qualcuno dovrà provvedere a un trasloco, ormai definitivo. Qualcun altro dovrà invece fare rientro a casa, dopo un’avventura durata appena una stagione. La giornata di venerdì 17 giugno era l’ultima, a disposizione dei club italiani, per esercitare il diritto di riscatto sui calciatori acquistati in prestito nelle scorse finestre di mercato. Alcuni accordi (vedi Demiral) sono stati raggiunti soltanto ieri, altri sono invece andati in porto già alcune settimane fa.

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Koulibaly alla Juve? Le reazioni a Napoli

Il difensore è l’ultima bandiera azzurra: Kalidou ha promesso che se andrà via lo farà “in pace”. Ma in città cresce la paura di una nuova beffa ad opera dei bianconeri

Giornata di sole e mare a Napoli ma ovviamente anche di mercato sotto all’ombrellone e così la notizia dell’interesse per Koulibaly da parte della Juventus ha reso meno limpido il cielo per i tifosi azzurri.

Pontenziale trauma

 

Più che altro, la preoccupazione dei sostenitori del Napoli è quella di veder andar via il totem senegalese – a prescindere da quella che potrebbe essere la destinazione. Però un eventuale trasferimento di Koulibaly alla Juve verrebbe vissuto in modo traumatico per diverse ragioni. Innanzitutto, Kalidou è l’ultima bandiera rimasta a sventolare nello spogliatoio azzurro e qualora dovesse ammainarsi sarebbe il segnale di una definitiva rivoluzione. Inoltre, rinforzare la rivale storica sarebbe già di suo uno smacco ma soprattutto Koulibaly alla Juve cancellerebbe alcuni…

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Milan, Maldini e Massara: quando arriva la firma? Il mercato

I contratti del d.t. e del d.s. stanno per scadere e questo non aiuta la definizione di alcune trattative ben avviate (come quelle per Botman e Lang). L’intesa di massima con RedBird c’è, ma…

Tutto congelato, nonostante i quasi quaranta gradi dell’estate milanese. Il rinnovo di Paolo Maldini e Frederic Massara è ancora in freezer, a dodici giorni dalla scadenza dei loro contratti col Milan. Non c’è ansia nell’ambiente rossonero sul buon esito della vicenda, ma insomma, il dilatarsi dei tempi necessari a trovare l’accordo ha un po’ spiazzato tutti. Con qualche conseguenza anche sul fronte mercato. Che prosegue a fari spenti e non si ferma, certo, ma inevitabilmente non può sfociare in acquisti ufficiali di calciatori fino a quando non sarà sistemata la questione dirigenziale.

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