Cannavaro-Benevento, c’è l’accordo: oggi le firme

Per il campione del mondo 2006 si tratta della prima esperienza da allenatore in Europa: dopo aver detto no a varie offerte, anche di club più blasonati, lo ha convinto il progetto del presidente Vigorito e la possibilità di costruire qualcosa di un importante in una terra, il Sannio, dove fra l’altro lui è amatissimo

È fatta. Fabio Cannavaro tornerà in panchina alla guida del Benevento al posto di Fabio Caserta. Cento giorni fa, quando il nome del campione del mondo 2006 iniziava ad animare il mercato estivo delle panchine, lui stesso ammise il desiderio di tornare a lavorare sul campo – ultimo domicilio calcistico, sino a due anni addietro, il Guangzhou Evergrande -, ma senza alcuna fretta. Voleva fare una scelta ponderata, e il fatto stesso che fosse andato a vedere qualche partita con la Salernitana alimentò la diceria di un suo passaggio nella piazza dell’amico Iervolino. Invece no, il Benevento vuole riprendere quota in classifica e la scelta di Cannavaro da…

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Alle radici di Sottil: l’Udinese che è nata a Siracusa

Un percorso che parte dal basso, un calcio flessibile nelle tattiche e inflessibile nei rapporti con gli uomini, uno staff fidato, un miracolo sportivo: alle radici del tecnico che sta stupendo la Serie A

Dalla metà dell’Ottocento l’isola di Ortigia è collegata alla terraferma dal Ponte Umbertino. È uno dei collegamenti più belli d’Italia, una delle mete maggiormente apprezzate dai turisti che arrivano a Siracusa. Da lì, Andrea Sottil – che ora fa parlare di sé alla guida dell’Udinese, a un solo punto dal vertice della classifica di Serie A – è passato centinaia di volte, prima o dopo una partita. Proprio lui che nel capoluogo aretuseo è rinato calcisticamente almeno due o tre volte.

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La telefonata di Agnelli: Allegri, fiducia a tempo. Ma la Juve deve svoltare

Contatto dopo Monza tra il presidente, che chiede segnali immediati, e l’allenatore, convinto che con la squadra al completo si possa ancora vincere lo scudetto

F. Della Valle – C. Laudisa

Una telefonata allunga la vita e a volte anche la carriera. Le chiacchierate tra Andrea Agnelli e Massimiliano Allegri, che siano vis a vis oppure via smartphone, in genere non fanno notizia, perché sono il sale di un rapporto confidenziale che va oltre il lavoro. Stavolta però la chiamata del presidente bianconero al suo allenatore, sconfitto due volte in pochi giorni tra Champions e campionato e particolarmente sotto pressione, assume una rilevanza particolare.

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Sampdoria, Giampaolo esonerato? Oggi il club decide

Il Cda valuterà l’opzione di dare un’ultima possibilità all’allenatore, nella prossima gara contro il Monza. In caso di cambio la prima opzione è richiamare D’Aversa

Giampaolo in bilico, l’eventualità (concreta) dell’esonero ha preso campo nelle ultime ore, ma stamane la decisione finale spetterà al Cda chiamato a valutare tutti gli aspetti – soprattutto economici – di un eventuale avvicendamento sulla panchina Samp. Un’ipotesi prevederebbe di concedere al tecnico marchigiano un’altra (ed ultima) possibilità alla ripresa del campionato (2 ottobre), quando al Ferraris arriverà il Monza. Ma i pareri sono discordi, anche valutando il disastroso avvio di stagione – cinque sconfitte e due pareggi – con l’ultimo posto in classifica. Stamane la situazione verrà discussa nel Cda ordinario (chiamato a decisioni di natura finanziaria), dove si confronteranno i quattro saggi (il presidente Lanna ed i consiglieri Bosco, Panconi e Romei) che dal dicembre scorso stanno…

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Inzaghi svela: l’Inter è con me, così la rilancerò

Le confessioni del tecnico dopo la grande delusione di Udine. Dal rapporto con i giocatori ai buchi lasciati dal mercato, dai problemi sul campo alla ricetta per ripartire dopo la sosta

Il giorno dopo Udine è fatto di tanti pensieri e di poche parole: quelle concesse dalla flebile voce, ai minimi storici anche per un allenatore abituato a restare afono dopo le partite. Simone Inzaghi ha passato il suo lunedì a Milano con la moglie e i figli. Nessuna gita fuori porta, d’altronde sono anche iniziate le scuole.

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Rovella trascinatore a Monza: perché la Juve ha sacrificato lui?

Nel casting estivo con i compagni di reparto, all’ex Genoa sono stati preferiti Miretti e Fagioli, rimasti nella rosa della prima squadra. Ma visto anche il ridotto impiego dell’altro Nicolò ora qualche dubbio sorge spontaneo

Non bastasse la crisi di gioco, risultati e punti, è anche il momento dei rimpianti. Forse facili, a questo punto, ma pure suffragati dai fatti. Prendiamo per esempio Nicolò Rovella, classe 2001, di proprietà della Juve dal gennaio 2021. E da allora rimasto in odor di Juve, perché prima è stato lasciato al Genoa a finire la stagione, quindi è stato ceduto in prestito al Monza, negli ultimi giorni del mercato estivo, dopo lunghe valutazioni e riflessioni intorno agli infortuni che già stavano falcidiando il centrocampo bianconero.

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Torino, infortunio Vojvoda: niente Nazionale, spera di rientrare per il Napoli

L’esterno granata non risponderà alla chiamata del Kosovo per gli impegni contro Irlanda del Nord e Cipro: proverà a recuperare per il Napoli

Mergim Vojvoda non risponderà alla chiamata del suo Kosovo per gli impegni in Nations League e rimarrà a Torino. L’esterno kosovaro, come detto da Ivan Juric nel post partita di Torino-Sassuolo, ha avvertito un fastidio muscolare alla vigilia di Torino-Sassuolo e, seppur le sensazioni non fossero troppo preoccupanti, Ivan Juric ha preferito non impiegarlo per non rischiare di aggravare l’infortunio. Oggi Mergim ha sostenuto gli esami strumentali, che hanno evidenziato una lesione al bicipite femorale destro e per questo resterà a Torino. Vojvoda salterà dunque i due match di Nations League con l’Irlanda del Nord e Cipro.

Un infortunio non troppo preoccupante: Vojvoda proverà il recupero in vista della prima partita del Torino dopo la sosta per le Nazionali, la trasferta contro il Napoli allo stadio Diego Armando Maradona in programma…

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UFFICIALE: ANTONIO CALVANESE AL MOLFETTA CALCIO

La Molfetta Calcio comunica di aver acquisito le prestazioni sportive del calciatore Antonio Calvanese.
Il difensore classe ’97 ha vestito le maglie di Nocera, Nola, Portici e Matese, senza dimenticare l’esperienza in Serie C con la maglia del Rende.
L’esperto difensore si presenta così alla città: “Non appena mi si è proposta la possibilità di venire a Molfetta, non ci ho pensato due volte e assieme al mio procuratore abbiamo accolto positivamente il trasferimento.
“Sono una persona che si mette totalmente a disposizione dei propri compagni – continua il difensore, – Fuori dal campo un bravo ragazzo, in campo un po meno”.
In merito proprio ai nuovi compagni dispiega: “La società ha costruito una squadra di primissimo livello e metto la mia esperienza a disposizione. Mi hanno parlato molto bene di mister Bartoli, sia per quello che ha fatto in passato, che per quello che sta facendo.”.
Infine, un appello ai tifosi: “Ai nostri sostenitori e amanti della Molfetta Calcio dico che mi impegnerò e sudero’ per onorare questa gloriosa maglia”.

Ufficio Stampa Molfetta Calcio

Fonte: Molfetta Official